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Tema sulla globalizzazione, i pro e i contro: svolgimento completo per la scuola

7 novembre 2018

Tema sulla globalizzazione, traccia svolta: scaletta e svolgimento per la scuola

La globalizzazione è sempre una tematica all'ordine del giorno e ed è un fenomeno che fa ormai parte della storia moderna, sia per i suoi aspetti positivi quanto per quelli negativi: proprio per questo il vostro professore potrebbe proporvi una traccia del genere, con la richiesta di analizzarne pro e contro. Noi di ScuolaZoo siamo qui per proporvi un'idea di traccia svolta su questo vasto ed ostico tema, così da essere pronti davanti ad un compito di italiano sulla globalizzazione!

Scaletta per tema sulla globalizzazione: come fare l'introduzione, svolgimento e conclusione

Prima di procedere alla stesura del tema, è sempre buona norma organizzarsi le idee con una semplicissima scaletta che può guidarci in un secondo momento. Ecco qui la nostra!
  • Introduzione: facciamo una breve e semplice introduzione sull'argomento.
  • Svolgimento: nella parte centrale del tema andiamo a svolgere la richiesta di analisi di pro e contro, come richiesto nella traccia.
  • Conclusione: breve conclusione sull'argomento, con qualche nostro parere.

Tema sulla globalizzazione, i pro e i contro: introduzione svolta

La globalizzazione è un fenomeno ormai molto conosciuto e dibattuto che rappresenta ormai la nostra quotidianità: ad esempio quasi tutto ciò che ci circonda, sia che siamo a casa nostra, sia a scuola, sia al lavoro, è prodotto su scala industriale in posti molto lontani rispetto a dove ci troviamo noi. Questo ci dà l’idea di una così vasta e profonda interconnessione tra gli angoli più remoti del mondo, una cosa fino a pochi secoli fa insperata ed impensabile. Ma cos’è la globalizzazione? Il termine "globalizzazione" è un neologismo utilizzato dagli economisti per riferirsi prevalentemente agli aspetti economici delle relazioni fra popoli e aziende multinazionali. Il fenomeno, in realtà, va inquadrato anche nel contesto delle complesse interazioni su scala mondiale che, soprattutto a partire dagli anni Ottanta, non solo in questo ambito ha avuto una sensibile accelerazione. Il termine "globalizzazione" deriva dalla parola inglese globalize ("globalizzare"), che si riferisce all'ascesa di una rete internazionale di sistemi economici. Queste interazioni, come accennato prima, vanno ben oltre la semplice integrazione economica del tessuto mondiale, finendo per coinvolgere ambiti sociali e culturali più disparati, incidendo sia positivamente che negativamente sulla società di oggi.

Traccia sui pro e i contro della globalizzazione: svolgimento

Andando a farne un’analisi, possiamo affermare che tra gli aspetti positivi della globalizzazione vanno annoverati la velocità delle comunicazioni e della circolazione di informazioni, l'opportunità di crescita economica per nazioni a lungo rimaste ai margini dello sviluppo economico mondiale, la contrazione della distanza spazio-temporale e la riduzione dei costi per l'utente finale grazie all'incremento della concorrenza su scala planetaria. Tutto questo dovrebbe far sicuramente far propendere verso un parere positivo pro-globalizzazione, la quale parrebbe mettere in contatto istantaneo diverse nazioni e popolazioni, persone lontane creando delle possibilità/opportunità fino a soli pochi anni fa impensabili, o ancora permetterebbe una diffusione e fruizione della cultura gratuita che darebbe opportunità a chiunque volesse di entrare in contatto con ciò che lo appassiona e lo interessa, oltre alla creazione di nuovi posti di lavoro. Tutto ciò è ovviamente vero, ma a che prezzo? Prima di analizzare i contro, bisogna analizzare i risvolti della medaglia di questi stessi pro, come ad esempio la possibilità di diffusione di false notizie e falsi insegnamenti: il semplice internet permette a chiunque di scrivere testi, tesi, argomentare pareri, portando alla ribalta il più delle volte teorie errate supportate da false testimonianze e credenze errate, a loro volta provenienti da studi errati e mistificati di chi fa i propri interessi (si veda come esempio la questione vaccini). O ancora la creazione di nuove concorrenze sui mercati esteri, di nuova manodopera a basso costo, porta all’impoverimento dei vecchi lavoratori, alla creazione di una concorrenza non sostenibile per orari di lavoro e retribuzione per alcuni lavoratori. La nascita di una globalizzazione mondiale sta in un certo modo squilibrando i rapporti economici tra i vari paesi. Passando agli aspetti negativi veri e propri, possiamo annoverare il degrado ambientale, il rischio dell'aumento delle disparità sociali, la perdita delle identità locali, la riduzione della sovranità nazionale e dell'autonomia delle economie locali, la diminuzione della privacy. Osservando quindi i principali punti contro, non si può non denotare l’aumento delle disparità sociali, pensando soprattutto al modello dei paesi più poveri, il terzo Mondo: come abbiamo accennato precedentemente, molte industrie stanno attuando una delocalizzazione delle proprie strutture, sfruttando così produzione e manodopera a basso costo, facendo così però solo i propri interessi, andando anche a ledere un tessuto economico già arretrato, andando inoltre a danneggiare economicamente i propri Paesi d’origine, impoverendo l’offerta di lavoro. Inoltre, lo sfruttamento dei territori dei Paesi del Terzo Mondo va ad aumentare e favorire il degrado ambientale di tali territori, permettendo disboscamenti, inquinamenti incontrollati e non regolamentati di territori prima incontaminati. Anche la riduzione della sovranità popolare è un argomento che si potrebbe andare ad inanellare in questo discorso, ma qui bisogna fare un excursus sulla attuale situazione europea: la crisi economica pare aver reso l’Europa, con i suoi innumerevoli organismi di controllo economico, una sorta di grande fratello con le telecamere puntate in direzione dei Governi di tutti i Paesi facenti parte di essa, rendendo in un certo senso nulla e fasulla la possibilità di agire in libertà e di gestire il proprio futuro liberamente a gran parte di queste nazioni: tutto ciò si sta traducendo in un malcontento generale che comporta la comparsa di insofferenza nel tessuto sociale, soprattutto dei ceti medio-minori (i più colpiti negativamente dalle crisi e dai cambiamenti). Infine, la questione della diminuzione della privacy: tutto ciò si collega in maniera esemplare alla definizione di un mondo globalizzato, dove tutto ciò che permette di collegarsi con chiunque posto ovunque sulla Terra rende anche impossibile, spesso, la creazione di un momento personale, di solitudine, di concentrazione. E non solo: questi mezzi aiutano la realizzazione di alcuni reati (come lo stalking), i quali prima o non esistevano, o erano di difficile realizzazione.

Traccia su globalizzazione: come concludere il tema

Ma quindi? La globalizzazione è un processo negativo? In realtà no, è portatrice di progresso, sviluppo scientifico, miglioramento delle possibilità di vita e sopravvivenza, ma, come gran parte delle cose innovative, se lasciata nelle mani di pochi che pensano solo al lucro, si trasforma in un’arma fortemente negativa e pericolosa. Bisognerebbe, come tutti i cambiamenti, accettare una prima fase di instabilità ed assestamento, e poi trarre da essa, come ogni avvenimento della storia dell’Umanità, il meglio. Speriamo che ciò avvenga.
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