Copiare a scuola, una delle arti più antiche del mondo finalmente regolamentata e
NON PUNITA. Esattamente!
La notizia che vi diamo oggi ha del clamoroso e quasi del surreale ma è la pura verità. Durante la maturità dello scorso anno pare che una ragazza sia stata beccata a copiare dai bigliettini durante la seconda prova dell'esame di stato. La commissione ci rimane male anche perchè la ragazza è brillante (forse il gesto di copiare durante la maturità le è stato indotto dall'ansia). Fatto sta che la commissione deve invalidare la prova e quindi
bocciare la maturanda.
Ma lei non ci sta. Fa ricorso al Tar della Campania. Quest’ultimo, tuttavia, respinge l’istanza della studentessa con una precisa motivazione: anche negli esami di Stato possono essere applicate le sanzioni previste nei concorsi pubblici, con particolare rilievo per ciò che riguarda il
DPR N°323/1998 all’art.13. Finita qui? Neanche per sogno. La maturanda si rivolge al proprio legale e di conseguenza al Consiglio di Stato.

Qui il colpo di scena: quell'articolo che sembrava condannarla la salva. Come? L’
art.13 al comma 1 specifica che la valutazione dell’esaminando deve essere calcolato sulla base di un insieme di elementi, come il
curriculum scolastico e le competenze acquisite durante il percorso di studi. La ragazza nel corso degli anni è sempre stata il fiore all'occhiello della scuola e dei prof e questo ha inciso in maniera determinante sulla valutazione finale. La Corte ha annullato così la sentenza del Tar e ha salvato la maturità della giovane.
Avesse usato l'orologio bigliettino sicuramente non sarebbe stata nemmeno sgamata, l'anno scorso infatti grazie al nostro preziosissimo gadget solo lo 0.9% dei maturandi è stato bocciato.
LEGGI QUI L'ARTICOLO

Scritto da La Francy