Se state studiando la
Prima Guerra Mondiale per un'interrogazione di
storia di sicuro avrete percorso le
varie fasi: le
cause che hanno portato allo scatenarsi del conflitto, gli
schieramenti contrapposti, le alleanze e le defezioni, l'evoluzione bellica nella sua interezza, la
fine della guerra e infine le
conseguenze per i vincitori e i vinti. Tra le cose più importanti da sapere vi sono infatti i mutamenti avvenuti sullo scacchiere internazionale, anche dal punto di vista della nascita di nuovi Stati e i nuovi equilibri che alcuni decenni dopo avrebbero innescato le cause della
Seconda Guerra Mondiale. In questo articolo parliamo proprio di
chi vinse e chi perse la Prima Guerra Mondiale e cosa accade dal 1918 in avanti.
Chi vinse la Prima Guerra Mondiale: le conseguenze della fine del conflitto
La risposta a questa domanda è più complessa del previsto: tra cambi di alleanze (vedi l'Italia che era a fianco della Triplice Alleanza, ma entra in guerra a fianco all'Intesa), ritiri prima del termine del conflitto (la Russia in seguito alla Rivoluzione Russa), paesi occupati e dinamiche complesse, i Trattati di pace furono in molti casi non semplici e furono diversi gli Stati che rimasero insoddisfatti dalle concessioni avute, a partire dall'Italia. Ufficialmente, però, la situazione
vincitori e vinti fu la seguente.
Stati vincitori della Prima Guerra Mondiale
- Francia
- Gran Bretagna
- Italia
- Russia
- Stati Uniti
Stati perdenti della Prima Guerra Mondiale
Tutti gli Imperi Centrali furono tra i vinti della Grande Guerra:
- Germania
- Austria-Ungheria
- Impero Ottomano
- Regno di Bulgaria
Conseguenze Prima Guerra Mondiale: i Trattati di Pace alla fine della Grande Guerra
Nel 1919 si aprì la
Conferenza di Parigi, a cui parteciparono tutti gli Stati che avevano partecipato alla Grande Guerra per stabilire le
condizioni di pace e ridefinire la situazione geopolitica dell'Europa (e non solo). In breve, quindi, vediamo le
conseguenze principali della Prima Guerra Mondiale:
- Lo scontro provocò anche la fine dei quattro grandi imperi sovranazionali (ovvero tedesco, austro-ungarico, russo e ottomano). Venne infatti proclamato il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, del quale facevano parte varie minoranze. L'Austria-Ungheria diventò la piccola Repubblica austriaca e sorse anche la Cecoslovacchia. Dal conflitto usciva ridimensionata anche l'Ungheria, divenuta stato a sé.
- La fine dell'Impero russo e della monarchia zarista spalancò la porta alla grande rivoluzione bolscevica che avrebbe portato alla nascita della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa che in seguito divenne l'Unione Sovietica, il 30 dicembre 1922. Ucrania, Bielorussia e territori del Caucaso rientrarono nella federazione, mentre Finlandia, Polonia e gli stati baltici guadagnarono l'indipendenza.
- La Germania perse i territori dell'Alsazia-Lorena, cedendoli alla Francia, nonché parte della Polonia tra cui il corridoio di Danzica. Contestualmente perivano anche le grandi monarchie, rimpiazzate da deboli democrazie come la "Repubblica di Weimar", la nuova forma di governo della Germania.
- L'Impero ottomano fu invece oggetto di una spartizione: la Francia ottenne la Siria e il Libano, mentre la Gran Bretagna si appropriò della Palestina, della Transgiordania e della Mesopotamia, che divenne l'Iraq. La Turchia arrivò a coincidere con l'Anatolia, mentre l'Armenia ottenne l'indipendenza insieme al Kurdistan.
- L'Italia invece dovette fare buon viso a cattivo gioco, visto che molte delle promesse fatte nel patto di Londra vennero cancellate, per quanto ottenne dall'Austria il Trentino e il Brennero: la maggior parte dell'impero coloniale tedesco venne infatti diviso tra Francia, Regno Unito e Giappone. Uno scontento che avrebbe dato vita alla retorica della vittoria mutilata che avrebbe portato alla nascita del Fascismo e di conseguenza all'entrata in guerra durante il secondo conflitto mondiale.
- Molte delle conseguenze della guerra sono facilmente ravvisabili conoscendo il trattato di Versailles siglato nel 1919 e stipulato durante la Conferenza di pace di Parigi. Il documento venne firmato da 44 Stati, ma senza l'intervento di Germania, Austria ed Ungheria, che avrebbero poi avuto da recriminare.
- Tra le varie condizioni della resa vi erano infatti il ripristino dei confini territoriali della Germania a prima della guerra, il pagamento di 132 miliardi di marchi oro come riparazione per i danni di guerra. La Germania, che dovette accettare di essere definita responsabile unica della guerra, dovette cedere i suoi territori africani e asiatici e vide abolita la coscrizione militare, con una forte limitazione delle proprie forze armate a un massimo di 100mila uomini.
- Alla fine della Conferenza di Pace, venne anche decisa la nascita della Società delle Nazioni, un'organizzazione intergovernativa che avrebbe avuto come obiettivo l'arbitrio neutrale dei conflitti tra le nazioni, per scongiurare il pericolo di un'altra guerra.
Tra le conseguenze più generali della Prima Guerra Mondiale, identifichiamo:
- L'ingente perdita di vite umane: in tutto si stima che persero la vita 9 milioni e 700mila soldati, cui si aggiungono quasi un milione di decessi tra civili, in modo diretto, e quasi 6 per cause indirette come carestie, malattie ed epidemie. Per non parlare dei genocidi etnici avvenuti sopratutto all'interno dell'Impero ottomano (cristiani assiri, greci del Ponto, armeni).
- La Prima Guerra Mondiale segnò anche la fine della supremazia europea dal punto di vista socio-economico, con il definitivo affermarsi degli Stati Uniti come potenza mondiale. Gli Stati europei si trovarono infatti fortemente indebitati, e gli Stati Uniti e il Giappone trassero forti benefici da questo stato di cose, mentre i Paesi sudamericani riuscirono a smarcarsi dalla sudditanza colonialista, iniziando a sviluppare industrie locali.
Riassunto Prima Guerra Mondiale: la Grande Guerra spiegata facile
Cause, fasi della guerra, schieramenti... avete le idee confuse sulla Prima Guerra Mondiale? Qui trovate tutto sulla Grande Guerra spiegata tramite riassunti e schemi:
Foto Copertina: Warner Bros.