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Protezione dei dati e sicurezza online: 10 consigli della Commissione Europea per non farti trovare impreparato

21 maggio 2021

Come proteggersi da truffe e violazioni della privacy su Internet? Dalla UE le regole che devi conoscere per proteggerti


In media un adolescente trascorre 10 ore al giorno su Internet. Spesso non ce ne rendiamo conto, ma è davvero tanto tempo e questo ci porta a essere o troppo sicuri di noi stessi o troppo distratti, tendendo a sottovalutare i pericoli del web. È inutile negarlo: se da un lato la rete offre meravigliose opportunità di crescita e di formazione, dall'altro nasconde insidie e rischi. Tra l’altro, nel corso dell’ultimo anno, causa impennata degli acquisti online, sono aumentati i reati in rete, anche a danno dei più giovani. Tuttavia, proteggersi e riconoscere i pericoli che si celano su Internet è possibile e la Commissione Europea (ed in particolare l'Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute, l'agricoltura e la sicurezza alimentare - CHAFEA), oltre ad avere emanato normative per la tutela della privacy e sulla protezione dei diritti del consumatore online, vuole darci alcuni preziosi consigli per garantire la nostra sicurezza sul web. Scopriamoli subito!

 

Sicurezza su internet: 5 dritte da tenere sempre a mente

Con quante persone veniamo in contatto ogni giorno online? Tra commenti e like sotto i nostri ultimi post sui social, DM, email, messaggi e acquisti online sempre più facili, rischiamo di perderci. Dopotutto, sebbene un mondo fatto di tante connessioni sia bellissimo, è anche pieno di insidie. L’importante, per non cadere in truffe o in persone malintenzionate sul web, è tenere sempre alta la guardia e in particolare ricordare questi 5 consigli, soprattutto quando facciamo shopping online:

  • Verifichiamo sempre che si possano rintracciare identità e recapiti di chi vende i prodotti. Sia che acquistiamo da privati su piattaforme web per la compravendita sia che compriamo su siti e-commerce, verifichiamo sempre che vengano forniti tutti i dati per rintracciare la persona o l’azienda venditrice e che siano presenti i relativi recapiti (nel caso delle aziende, queste devono anche avere un numero di Partita IVA).
  • Diffidiamo da chi ci promette promozioni incredibili. Sarebbe bellissimo avere prodotti a costo zero e a volte ci illudiamo di trovare offerte sensazionali, ma quando il prezzo è ben sotto quello di vendita, facciamoci sempre qualche domanda perché potrebbe trattarsi di una truffa.
  • Leggiamo attentamente indirizzi di siti web, di email e titoli di pagine. Come si fa a capire quando un sito è truffaldino? Come si fa a capire quando un’email che riporta apparentemente il nome di un noto brand è in realtà un tentativo di phishing.
  • Leggiamo sempre bene se ci sono errori di ortografia nei testi o nel nome del brand e se l’indirizzo email è verificabile. In caso contrario, al 99,99% si tratta di qualche malintenzionato.
    Verifichiamo sempre che i prodotti che vogliamo acquistare abbiano foto e un’adeguata descrizione. Più l’annuncio o la scheda prodotto è criptico oppure privo di info, più bisogna stare in guardia.
  • Leggiamo sempre le recensioni. Prima di acquistare online, leggiamo sempre le recensioni di altri clienti e facciamo alcune ricerche sul web per verificare la reputazione del sito web/venditore e minimizzare così il pericolo di truffa.

Ne vuoi sapere di più sulla sicurezza online? Guarda questo video realizzato dalla Commissione Europea:

Protezione dei dati online: come si fa a tutelare la propria privacy su Internet?

Oltre al problema della sicurezza online, bisogna porre molta attenzione alla protezione dei propri dati sul web. Spesso e volentieri questi vengono utilizzati per la profilazione degli utenti per motivi pubblicitari, ma è importante sapere come le aziende acquisiscono i nostri dati, come li trattano e soprattutto come garantiscono la sicurezza dei dati concessi. Riuscire a difendersi in questo caso sembra complicato, ma andiamo a scoprire 5 consigli della Commissione Europea per non farci trovare impreparati:

  • Dobbiamo poter dire di no al trattamento dei nostri dati. Il consenso al trattamento dei dati deve essere formulato in maniera chiara, trasparente, gratuita, specifica e informata. E dobbiamo poter dire di no in modo semplice.
  • Possiamo sempre cambiare idea. Hai dato il consenso al trattamento dei tuoi dati ma adesso hai cambiato idea? I responsabili del trattamento dati devono lasciarcelo fare e tutto questo deve avvenire con la stessa facilità con cui abbiamo potuto dare il consenso.
  • Possiamo sempre accedere ai nostri dati personali e chiedere di cancellarli se acquisiti in modo illecito. Le organizzazioni a cui abbiamo concesso l’uso dei dati devono sempre darci la possibilità di accedere ai nostri dati, verificarli, modificarli e se, ottenuti in modo illecito dall’azienda/società, chiedere di cancellarli.
  • Possiamo rivolgerci all’autorità per la protezione dei dati italiana (il Garante per la privacy). Se abbiamo dubbi su come un’organizzazione usa i nostri dati, possiamo rivolgerci al Garante della privacy, a cui potremo anche presentare reclami e segnalazioni.
  • Possiamo ottenere un risarcimento se un’organizzazione non ha rispettato la legge sulla protezione dei dati. Se un’azienda o un’organizzazione a cui abbiamo dato il consenso al trattamento dei dati non rispetta la legge sulla protezione dei dati e da questo deriva per noi un grave danno finanziario o non materiale (es. viene messa in pericolo la tua reputazione), possiamo presentare reclamo alla società interessata o rivolgerci a un tribunale nazionale.

Per approfondire il tema della protezione dei dati ed essere sicuro di come dare un consenso informato, vedi anche questo video:

 

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