Come usare il
singolare e plurale dei sostantivi? Trasformare non è sempre semplice come sembra: ci sono delle regole grammaticali ben precise da seguire e spesso ci sono dubbi che riescono a metterci in seria difficoltà!
Del resto la nostra lingua vanta una struttura particolarmente complicata e potrebbe risultare difficile uscirne come vincitori. I professori, poi, sono sempre in agguato, pronti a catturare ogni nostro singolo errore.
Ma torniamo a noi e soprattutto all'uso del singolare e plurale: all’interno delle classi fondamentali in cui vengono suddivisi i nomi, ci sono alcune regole da tenere bene a mente per evitare figuracce:
- I sostantivi femminili singolari che terminano in –cia, -gia (con sillaba preceduta da vocale) si trasformano, al plurale, in –cie, -gie. Esempio: Camicia, Camicie o Valigia, Valigie.
- I sost7antivi femminili singolari che terminano in –cia, -gia (con sillaba preceduta da consonante) si trasformano, al plurale, in –ce, -ge. Esempio: Lancia, Lance o Spiaggia, Spiagge.
- I sostantivi maschili singolari che terminano in –ca, -ga si trasformano, al plurale, in –chi, -ghi. Esempio: Monarca, Monarchi o Collega, Colleghi.
- I sostantivi femminili singolari che terminano in –ca, -ga si trasformano, al plurale, in –che, -ghe. Esempio: Amica, Amiche o Riga, Righe.
- I sostantivi maschili singolari che terminano in –ìo si trasformano, al plurale, in –ìì. Esempio: zio, zii.
Tutto chiaro? Se questo concetto è stato appreso, ecco altri argomenti che possono interessarvi: