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Singolare e plurale: 5 regole da non dimenticare

24 settembre 2015
Come usare il singolare e plurale dei sostantivi? Trasformare non è sempre semplice come sembra: ci sono delle regole grammaticali ben precise da seguire e spesso ci sono dubbi che riescono a metterci in seria difficoltà! Del resto la nostra lingua vanta una struttura particolarmente complicata e potrebbe risultare difficile uscirne come vincitori. I professori, poi, sono sempre in agguato, pronti a catturare ogni nostro singolo errore. Ma torniamo a noi e soprattutto all'uso del singolare e plurale: all’interno delle classi fondamentali in cui vengono suddivisi i nomi, ci sono alcune regole da tenere bene a mente per evitare figuracce:
  • I sostantivi femminili singolari che terminano in –cia, -gia (con sillaba preceduta da vocale) si trasformano, al plurale, in –cie, -gie. Esempio: Camicia, Camicie o Valigia, Valigie.
  • I sost7antivi femminili singolari che terminano in –cia, -gia (con sillaba preceduta da consonante) si trasformano, al plurale, in –ce, -ge. Esempio: Lancia, Lance o Spiaggia, Spiagge.
  • I sostantivi maschili singolari che terminano in –ca, -ga si trasformano, al plurale, in –chi, -ghi. Esempio: Monarca, Monarchi o Collega, Colleghi.
  • I sostantivi femminili singolari che terminano in –ca, -ga si trasformano, al plurale, in –che, -ghe. Esempio: Amica, Amiche o Riga, Righe.
  • I sostantivi maschili singolari che terminano in –ìo si trasformano, al plurale, in –ìì. Esempio: zio, zii.
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