L’ apostrofo crea spesso molta confusione! Nei casi più diffusi viene banalmente e irrimediabilmente confuso con l'accento, altre volte, invece, la sua esistenza viene semplicemente ignorata.
Succede così di ritrovarsi a scrivere un tema o rispondere alle domande di un compito in classe senza conoscere esattamente come deve essere regolata la presenza di questa nostra preziosa particella all'interno della grammatica italiana. Il risultato? Un voto che non può arrivare alla sufficienza, la pagella con il tanto temuto "6 rosso" (se non peggio) e una punizione che non ci permetterà di uscire di casa fino alle vacanze estive!
Se ancora non sapete alla perfezione come e quando usare l'apostrofo non temete. Ecco 5 errori da evitare per non fare figuracce e, soprattutto, per non rischiare di collezionare brutti voti a scuola!
Nell’uso dell’apostrofo bisogna sempre ricordarsi:
- Si scrive “qual è” e NON “qual'è”
- L’apostrofo con gli articoli indeterminativi si usa solo al femminile: si scrive UN’AMICA; si scrive UN AMICO
- “Un po’” richiede l’apostrofo non l’accento. Cade infatti la sillaba CO di PO-CO e la particella grammaticale in questione segnala proprio questa elisione
- Parole comuni come "perché", "cioè", "però", "giù" non vanno MAI scritte con l’apostrofo ma sempre con l’accento
- Non si usa mai con la preposizione “da”. Esempio: Arrivo da Ancona