Ogni volta che qualcuno di noi viene preso di mira dai bulli e viene insultato per il suo sesso, per la sua provenienza, per il fatto di amare qualcuno dello stesso sesso o per avere qualche difetto fisico, i nostri diritti vengono violati. Così la scuola da luogo d'integrazione passa ad essere un luogo di paura e c'è persino chi ha paura di svegliarsi la mattina perché sa che dovrà andarci ed essere di nuovo, un giorno ancora, riempito d'insulti.
Amnesty international, l'organizzazione internazionale per la difesa dei diritti umani, ha perciò deciso d'intervenire. Il progetto dell'organizzazione si chiama "Stop Bullying!" e ha coinvolto studenti italiani, portoghesi, polacchi e irlandesi provenienti da 17 scuole diverse. In Italia in particolare sono state scelte tre scuole: una a Torino, l'altra a Roma ed infine una a Palermo, quasi come ci fosse la volontà di rappresentare tutto il territorio con le sue peculiarità.
Il progetto ha previsto lezioni, dibattiti e la nascita di nuove idee per combattere questo fenomeno emergente e distruttivo che è il bullismo. Inoltre ha cercato di coinvolgere non solo gli studenti, ma tutte le persone che ogni giorno hanno a che fare con il mondo della scuola. Il progetto si è quindi concluso a Palermo dove 34 ragazzi provenienti dalle 17 scuole d'Europa che hanno aderito si sono incontrati ed hanno infine realizzato un flash mob che sembra aver avuto successo, come speriamo abbia anche questo progetto.
Probabilmente, a causa dei dati allarmanti, verrà ripetuto anche il prossimo anno, ma per ora tutto tace. Aspetteremo dunque notizie.
Voi cosa ne pensate? Ritenete che vengano violati i diritti umani quando viene esercitato il bullismo? Scrivetecelo nei commenti qui sotto!