RISOLUZIONE AMBITO TECNICO SCIENTIFICO
Traccia di Italiano svolta dai Tutor di Docsity
Titolo: Connesso? Oggi no, grazie.
Destinatario: RIVISTA DIVULGATIVA
Tipo di saggio: CRITICO
L’evoluzione dell’uomo comprende tutte le trasformazioni graduali per adattarsi all’ambiente che lo circonda e, nell’Era che viviamo, prevede anche l’evoluzione e lo sviluppo di nuove tecnologie che ci rendono adatti e preparati a non sentirci mai soli. L’avanzamento continuo e galoppante delle scoperte informatiche ed elettroniche ha instituito una nuova condizione umana, intesa come nuova esperienza dell’essere umano per reagire ed adattarsi allo svolgimento della vita, che nei secoli passati era sconosciuta: la connettività. Per connettività s’intende la capacità di due sistemi diversi di interagire e comunicare, scambiandosi informazioni. Di conseguenza, nella nostra epoca, l’uomo è diventato “un sistema che comunica con altri sistemi” grazie alle scoperte tecnologiche e alle sofisticate modalità di connessione. Ognuno di noi è sempre connesso con altre persone che possono essere familiari e amici, ma anche nemici e sconosciuti. Questa permanente e costante condizione di connettività nella vita di tutti noi da molte possibilità ed opportunità: avere contatti semplici e veloci con le nostre famiglie e i nostri amici e poter chiedere aiuto a molte persone contemporaneamente avendo così maggior possibilità di essere soccorsi. La connettività ci rende sempre e ovunque disponibili a nuove opportunità di lavoro, a stimoli culturali, a informazioni che, proprio in quel preciso momento della nostra vita, potrebbero essere fondamentali per raggiungere uno scopo importante. Tutta questa connettività non ci fa sentire soli mai e questo è, oltremodo rassicurante. Siamo interconnessi con il resto del mondo a ogni ora e in ogni luogo in cui ci troviamo e questo ci rende utili ad altri e ci rende uniti come una nuova società. Ma questa nuova società risulta essere troppo “permeabile”, come sostiene Daniele Marini in un suo articolo pubblicato sulla stampa lo scorso Febbraio, dal titolo “Con Smartphone e Social è amore”. Abbiamo permesso ai nuovi strumenti di comunicazione di penetrare in ogni momento della nostra vita così che non ci sia più distinzione tra vita privata e lavoro, tra svago e obbligo, tra intimità e vita pubblica, non avendo, per esempio, più il pudore e la voglia di parlare al telefono in solitudine senza che tutti i passeggeri che viaggiano sul nostro treno possano sentire le conversazioni private tra te e il tuo interlocutore. Quindi la continua connettività non ci permette più di stare soli e, inoltre, non ci permette più di essere desiderati dagli altri e di provare quell’impercettibile ma eccitante sensazione di attesa nell’aspettare che qualcuno ti risponda al telefono. Citando Marco Ferraris, scrittore e giornalista ligure, “Con il telefonino è defunta la frase come “pronto? Casa Heidegger, posso parlare con Martin?”.(tratto da “Dove sei? Ontologia del telefonino” 2006 Bompiani, Milano). L’attesa di comunicare con qualcuno, quindi, è defunta anzi estinta e come tutte le cose che si estinguono non ritornano più e non si recuperano. Ogni estinzione, come insegna la scienza, è una perdita per l’umanità intera. La connettività ci porta all’estinzione dell’attesa e della solitudine che non deve sempre essere intesa in modo negativo. A volte stare soli fortifica e rende migliori e dovremmo imparare tutti, di nuovo forse, ad affrontare il mondo da soli per essere più forti, spegnendo, ogni tanto, il cellulare. In questo modo l’evoluzione della tecnologia delle comunicazioni sarà un valore aggiunto e non sostituirà il nostro istinto primordiale di adattamento ai cambiamenti del mondo in cui viviamo e di ricerca della socialità che anche senza cellulare è insito nella nostra natura di essere umani.
Alice F.
ARGOMENTO: Lo sviluppo scientifico e tecnologico dell'elettronica e dell'informatica ha trasformato il mondo della comunicazione, che oggi è dominato dalla connettività. Questi rapidi e profondi mutamenti offrono vaste opportunità ma suscitano anche riflessioni critiche. Ecco il tema di ordine Tecnico-Scientifico, il preferito dai ragazzi aggiornati sugli sviluppi tecnologici! Ecco un ambito in cui è possibile tirare fuori competenze che non nascono dalle sole conoscenze scolastiche, ma che anzi richiedono soprattutto un grande bagaglio di conoscenze personali. E chi più di noi ragazzi potrebbe scrivere riguardo le tecnologie rampanti? Un paio di consigli per questo genere di tema: - Una considerazione o un'esperienza personale, su un tema così intimo, può essere un buon approccio per stringere un legame indiretto con il lettore (il professore che corregge la prova!) e renderlo più interessato alla lettura - Un consiglio che da applicare a qualsiasi ambito, mai cadere sul qualunquismo, cercate di analizzare il tema con fare personale e cercate di colpire il lettore con uno spunto originale!SEGUI TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE SUL NOSTRO SITO, FACEBOOK E TWITTER!
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