Pull a Pig: cosa sapere sul nuovo gioco che umilia le donne
Sembra, purtroppo, che non ci sia fine alla cattiveria umana: la nuova "frontiera" del
bullismo è quella di umiliare donne e ragazze giocando con i loro sentimenti e la loro sensibilità al solo scopo di divertirsi e beffarsi di loro. Si è iniziato a parlare del fenomeno del
Pull a Pig qualche settimana fa, quando la stampa internazionale ha iniziato a riportare la triste vicenda accaduta a una ragazza inglese,
Sophie Stevenson: la 24enne, in vacanza a Barcellona, aveva conosciuto in discoteca un ragazzo olandese, Jesse Mateman, che si era dimostrato molto interessato a lei e l'aveva corteggiata, tanto che Sophie si era innamorata, convinta di essere ricambiata. Successivamente, il ragazzo le aveva chiesto di andarlo a trovare ad Amsterdam, ma, una volta arrivata nell'albergo dell'appuntamento, invece di trovare il fidanzato, Sophie si è trovata da sola con un messaggio sul telefono da parte del ragazzo in questione:
"You've been pigged". Si era trattato dunque di uno scherzo architettato con l'unico scopo di ferire la ragazza. Purtroppo, non sembra essersi trattato di un caso isolato:
il crudele gioco è giunto anche in Italia, come è emerso dagli ultimi fatti di cronaca.
Vuoi sapere di più sul Pull a Pig? Vediamo insieme com'è, come funziona e come difendersi.
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Pull a Pig: come funziona il gioco
Il caso di Sophie Stevenson, come abbiamo visto, spiega perfettamente in cosa consiste il Pull a Pig, che letteralmente significa
"Inganna un maiale": un gruppo di amici (o di persone) decide di prendere di mira la ragazza che ritengono la più brutta e grassa del locale e le tirano uno scherzo mancino. Uno dei ragazzi inizia a corteggiarla, fin tanto che questa non cede alle avances: i due iniziano una relazione che dura fin quando la ragazza è convinta di essere innamorata del ragazzo e di essere ricambiata. A quel punto, in maniera crudele, il "simpaticone" si defila, inviando alla ragazza il messaggio
"You've been pigged", spezzandole il cuore e facendola sentire umiliata.
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L'obiettivo del "gioco" è chiaro:
prendersi gioco delle ragazze fisicamente meno attraenti o insicure di sè. In genere si individua una ragazza in carne, magari che se ne sta in disparte in discoteca, pensando che possa facilmente abboccare all'amo. L'idea è che una ragazza non abituata a ricevere tantissime attenzioni possa subito innamorarsi di qualcuno che le corteggia, rendendo quindi facile poi umiliarla e deriderla per avere creduto di potere interessare a qualcuno. Un atto che non può che definirsi vile, meschino e cattivo perché è volto ad affossare l'autostima, spesso molto bassa, che molte ragazze hanno di sè.
Pull a Pig: il primo caso in Italia
Purtroppo il caso di Sophie Stevenson non è isolato: sembra che anche in Italia il Pull a Pig abbia fatto le prime vittime. Uno dei casi è stato raccontato da Selvaggia Lucarelli sul Fatto Quotidiano. La scrittrice ha intervistato
Irene Finotti, una ragazza 30enne vittima di un caso simile a quello di Sophie. Irene racconta che, un anno e mezzo fa, fu inizialmente invitata a fare parte di alcuni gruppi Facebook segreti: la ragazza, in quel momento, stava attraversando un brutto periodo, non sentendosi bene con se stessa e con il suo corpo. È proprio in quel momento che su internet fa amicizia con un ragazzo che, per due mesi, la riempe di attenzioni e parole dolci, fino a quando lei cede alla proposta di lui di vedersi. I due si vedono e trascorrono insieme tre giorni di passione. Dopo, però, non solo lui sparisce, ma lei trova alcune sue foto di spalle, scattate proprio dal ragazzo in questione, sui gruppi segreti in cui era stata ammessa e dove erano stati creati dei thread per umiliarla e farla sentire in imbarazzo sia per il suo peso sia per avere creduto che potesse piacere a qualcuno.
Fortunatamente, i bulli non sono riusciti a scalfire la forza di Irene, che oggi ha trovato un vero fidanzato, ha accettato il suo corpo e dice di sentirsi felice.
Pull a Pig: come difendersi e cosa fare
Purtroppo cadere nella rete di questi individui senza alcun tipo di morale può essere più facile di quanto si creda, ma l'importante è anche lavorare su se stessi, affinché gli altri non possano causarci del male gratuitamente. Se da una parte si può sempre seguire il detto "fidarsi è bene, non fidarsi è meglio", è anche vero che in amore spesso bisogna buttarsi e non si può vivere con la costante paura che l'altra persona ci stia giocando un brutto scherzo. Tuttavia, è bene essere consapevoli di chi siamo e di cosa vogliamo nella vita: il primo consiglio è quello di
non accettare le avances di qualcuno solo perché non pensiamo di avere altre possibilità o di doversi accontentare perché non ci sentiamo sufficientemente belle o accattivanti.
Per quanto sentirsi corteggiate è una bellissima sensazione, cerchiamo poi sempre di capire chi si cela davanti a noi, quali sono le sue idee sulle donne in generale, sulle sue intenzioni: spesso è nei dettagli che si può capire certe idee e inclinazioni di una persona. Inoltre,
non abbiate paura a denunciare quanto successo sia alle autorità preposte sia tramite social o in pubblico: solo così queste persone potranno venire allo scoperto e venire smascherate per quello che veramente sono.
Per il resto, dovremmo sempre preparate a non abbatterci. Vediamola sempre dal punto di vista positivo: chi è triste veramente non è chi cade nello scherzo, ma chi non ha di meglio da fare nella vita che farsi grande facendosi beffe degli altri, invece di pensare a emergere per i suoi meriti.