Quello della protezione dei propri dati personali online non è un argomento del quale si parla tantissimo. Quella che manca, sopratutto tra i giovani, è la consapevolezza di pericoli reali che possono derivare dal rilascio dei proprio dati su internet, dove la condivisione incontrollata è alla base di tutto e la privacy è diventata ormai un concetto obsoleto.
La scuola, però, ha anche il compito di educare gli studenti a riscoprire quei principi di civiltà, quali la riservatezza e la dignità della persona, che sembrano essere stati debellati quasi come fossero malattie. Da questa esigenza è nata la nuova guida del Garante per la protezione dei dati personale, "La scuola a prova di privacy".
Si tratta di un vademecum di 21 pagine contenente alcune indicazioni su l'uso corretto della tecnologia e dei nuovi media. L'obiettivo è quello di sostenere giovani, famiglie e docenti a prevenire eventuali atti di cyberbullismo o altri episodi che possano segnare negativamente le loro vite.
La guida è divisa in cinque capitoli che insegnano a gestire in modo corretto i dati personali, in particolar modo quelli sensibili, quali regole seguire per la pubblicazione di dati sul sito della scuola, il tema della videosorveglianza e altri casi comuni che in genere il Garante affronta con una certa frequenza.
Qualche esempio di contenuto presente nella guida? Il tema della registrazione delle lezioni, che si possono filmare ma esclusivamente per motivi di studio individuale. Per ogni altro utilizzo o diffusione è necessario informare le persone presenti nella registrazione e ottenere il loro consenso. O ancora il tema della videosorveglianza: nelle scuole ci possono essere telecamere, ma devono essere attivate esclusivamente durante gli orari di chiusura, per tutelare i beni presenti all'interno che potrebbero essere rubati.
Interessante la parte finale dell'opuscolo che presenta un appendice di approfondimento e un elenco di parole chiave che spiegano meglio la terminologia utilizzato in ambito giuridico in questo settore. La guida sarà inviata a tutte le scuole pubbliche e private in formato digitale, ma è anche possibile scaricare il formato cartaceo sul sito del Garante della privacy o scrivendo all'indirizzo ufficiostampa@garanteprivacy.it.