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Elezioni 2018: partiti, candidati, data e scuole chiuse per seggi elettorali

27 febbraio 2018

Elezioni italiane 2018: quando si vota partiti, candidati e sistema elettorale

Le Elezioni politiche 2018 sono alle porte! Cosa significa ciò? Dopo cinque anni di legislatura e l'approvazione di una nuova legge elettorale (conosciuta con il nome di Rosatellum Bis), tutti i cittadini italiani maggiorenni sono chiamati a votare per decidere la nuova composizione della Camera dei Deputati e coloro che hanno compiuto 25 anni potranno votare anche per la formazione del Senato. Nonostante la campagna elettorale sia iniziata ufficialmente trenta giorni prima delle votazioni, i vari partiti sono già schierati in campo da tempo, così come i candidati principali delle diverse formazioni e coalizioni politiche: aspiranti parlamentari e premier, inondano i salotti televisivi per promuovere le loro liste e i loro programmi elettorali per il Paese. Dopo due mesi dalle elezioni, finalmente avremo un nuovo governo! Ecco cosa sapere: Avere un'idea chiara sulle Elezioni 2018 e cosa comportano è fondamentale anche se non sei ancora maggiorenne: innanzitutto, le elezioni politiche sono il momento più importante di tutta la vita democratica italiana e poi, a scuola, potresti trovarti ad affrontare un tema d'attualità e chissà che non arrivi anche una traccia della Prima Prova di Maturità 2018 su questo argomento! In ogni caso, noi di ScuolaZoo siamo qui per darti una panoramica completa sulle Elezioni Politiche 2018. In questo articolo troverai:
  • data ufficiale
  • orari
  • partiti
  • candidati
  • sondaggi
  • scuole chiuse per seggi
Iniziamo subito dalle informazioni che ti riguardano da vicino.

Elezioni 2018, data e orari: il 4 marzo si vota

Le elezioni politiche 2018 si terranno domenica 4 marzo 2018, questa la data ufficiale. I seggi elettorali saranno aperti dalle 7 di mattina fino alle 23 e in questi orari potrete andare a votare per le elezioni italiane.

Elezioni politiche 2018: chiusura scuole per seggi

Mentre gli studenti che hanno già compiuto 18 anni sono chiamati direttamente a votare, i più piccoli potranno solo stare a guardare cosa succede. Tuttavia, molti alunni sono interessati alle elezioni perché ciò significa chiusura delle scuole, almeno per quelle sede di seggio elettorale per le votazioni politiche 2018 e che sospenderanno le lezioni da venerdì 2 marzo a lunedì 5 marzo che possono prolungarsi fino a martedì 6 per le città in cui si tengono anche le elezioni per il consiglio regionale. Vuoi sapere se la tua scuola sarà chiusa per le elezioni e quali saranno le date precise? Leggi qui: Ti hanno chiesto a scuola di scrivere un tema sulle elezioni politiche e vuoi avere delle dritte per svolgere una traccia se uscisse alla Maturità 2018? Non perdere i nostri consigli: senato biotestamento temi

Elezioni 2018: perché si vota e cosa prevede la legge elettorale 

Ti stai ancora chiedendo perché ci saranno le elezioni il 4 marzo? La risposta è facilissima: secondo la Costituzione italiana, una legislatura dura 5 anni, al termine della quale il Presidente della Repubblica in carica ha il compito di sciogliere le Camere del Parlamento e indire nuove elezioni. Visto che le ultime elezioni si sono tenute nel febbraio 2013, è quindi giunto il momento di tornare a votare presso i seggi elettorali. Forse, dentro di te, avrai un dubbio: perché in questi anni abbiamo avuto più governi e ben 4 Presidenti del Consiglio - Mario Monti, Enrico Letta, Matteo Renzi e Paolo Gentiloni? Non siamo mai andati a elezioni anticipate? Questo è un punto fondamentale su cui spesso anche i politici creano confusione, quindi è bene chiarire subito: in Italia, noi votiamo direttamente solo per i rappresentati del Parlamento e non per il Governo. Il Presidente del Consiglio e i ministri, infatti, vengono nominati dal Presidente della Repubblica, soprattutto in base ai risultati delle elezioni politiche. Il Governo inoltre, per entrare in carica, deve ottenere un voto di fiducia da parte del Parlamento, il quale può anche decidere di votare una mozione di sfiducia e far cadere il Governo in carica. La vita politica del Parlamento e del Governo possono quindi non coincidere: in ogni caso i cittadini possono votare direttamente solo per i deputati e senatori che ci rappresenteranno alla Camera dei Deputati e al Senato. Un'altra importante questione riguarda la legge elettorale, ossia secondo quali criteri vengono eletti i parlamentari. La nuova legge elettorale è il Rosatellum Bis, che prevede lo stesso criterio di assegnazione dei seggi sia alla Camera che al Senato, in base a un sistema misto proporzionale e maggioritario: un terzo dei deputati e senatori sarà eletto in collegi uninominali, mentre i restanti due terzi sono eletti con sistema proporzionale di lista. Se vuoi capire meglio come funziona il Rosatellum, leggi qui:

Elezioni 2018: come votare e cosa portare

Sei tra coloro che hanno già compiuto 18 anni? Allora potrai andare a votare. Il 4 marzo, negli orari indicati in precedenza, potrai recarti, nel tuo Comune di residenza, presso il seggio a cui sei stato assegnato (trovi il numero del seggio sulla tessera elettorale). Quando ti rechi a votare alle elezioni non dimenticare di portare con te:
  • Tessera elettorale (se non la trovi o non ti è arrivata a casa puoi richiedere un duplicato in Comune anche il giorno delle elezioni politiche)
  • Carta d'identità
All'entrata del seggio, ricorda di consegnare il cellulare (non puoi portarlo all'interno della cabina elettorale). Dovrai dare poi la tessera elettorale e la carta d'identità al Presidente del seggio e questo ti consegnerà la scheda elettorale e la matita copiativa, con cui si vota (non sono ammesse altre penne o matite!). A questo punto, non ti resta che entrare all'interno della cabina elettorale e segnare con una X il simbolo della lista che vuoi votare in base al programma che ritieni migliore per il Paese. Ricordati che segni, scritte e disegni fuori dalle aree indicate o se apponi X a più simboli renderanno la scheda nulla e quindi il voto non sarà considerato valido per le elezioni. Una volta che avrai votato, dovrai piegare la scheda elettorale in modo che non si veda il voto espresso ed inserirla nell'apposita scatola, oltre a riconsegnare la matita copiativa al personale adibito. A questo punto, il presidente del seggio ti riconsegnerà la carta d'identità e la tessera elettorale timbrata. Controlla che non abbia scambiato i documenti con quelli di qualche altro cittadino!

Elezioni politiche 2018 candidati: i partiti per cui è possibile votare

Nella cabina elettorale, quindi, saremo chiamati a scegliere i rappresentanti parlamentari che vogliamo eleggere al Parlamento tra le diverse liste presenti sulla scheda. I candidati, come saprai, sono divisi in gruppi politici chiamati partiti, ognuno dei quali ha un proprio programma elettorale. Ogni partito, poi, definisce in genere il nome del candidato premier: ricordiamo che, votando il partito, non si vota automaticamente per il Presidente del Consiglio, ma per la formazione politica. In caso di maggioranza parlamentare, poi, il Presidente della Repubblica indicherà con tutta probabilità il candidato premier di maggioranza, in quanto ha più probabilità di ottenere la fiducia del Parlamento dato che esso sostiene la sua candidatura. Fatte le dovute precisazioni, ecco i vari schieramenti in campo.

Partiti Elezioni politiche 2018: candidati di Centrodestra

  • Forza Italia - il partito è guidato da Silvio Berlusconi, il quale, tuttavia, è incandidabile sia come parlamentare che come Presidente del Consiglio (o membro del Governo).
  • Lega (non più Nord) - il partito è guidato da Matteo Salvini.
  • Fratelli d'Italia - il partito è guidato da Giorgia Meloni.
  • Noi con l'Italia - il partito è guidato da Raffaele Fitto.
  • Energie per l'Italia - il partito è guidato da Stefano Parisi.
  • Udeur - il partito è guidato da Clemente Mastella.

Partiti Elezioni politiche 2018: candidati di Centrosinistra

  • Partito Democratico (PD) - il partito è guidato da Matteo Renzi.
  • Civica Popolare - il partito è guidato da Beatrice Lorenzin.
  • Lista + Europa - il partito è guidato da Emma Bonino.

Partiti Elezioni politiche 2018: candidati di Sinistra

  • Liberi e Uguali -  il partito è guidato da Pietro Grasso.

Partiti Elezioni politiche 2018: candidati di altre formazioni politiche

  • Movimento 5 stelle - candidato premier per il movimento è Luigi Di Maio.

Elezioni italiane 2018: partiti minoritari

  • Rinascimento - il partito è guidato da Vittorio Sgarbi.
  • Potere al Popolo - il partito è guidato da Viola Carofalo.
  • Casapound - il partito è guidato da Simone di Stefano.
Non tutti i partiti minoritari, però, compariranno sulla scheda elettorale il 4 marzo. Ecco perché:

Elezioni 2018 sondaggi: come sarà formato il nuovo Parlamento? 

Chi vincerà le elezioni politiche 2018? Difficile dirlo, in quanto le sorprese sono sempre dietro l'angolo e i sondaggi degli ultimi anni si sono rivelati piuttosto fallaci. Chiarendo quindi che la situazione non è assolutamente definita e che nelle previsioni c'è sempre un margine di errore, analizziamo quali sono le previsioni di voto alla data di venerdì 16 febbraio, ultimo giorno in cui è stato possibile rendere noti sondaggi elettorali in base a quanto previsto dalla legge sulla "par condicio". In base a tutti i sondaggi elettoralinessuna delle coalizioni (centro-destra, centro-sinistra, Movimento 5 stelle) avrebbe i numeri necessari per ottenere la maggioranza parlamentare utile per creare un Governo. Se questa situazione si protraesse fino al giorno delle elezioni, per creare un Governo sarebbe necessario che ci fosse un'alleanza tra PD, Forza Italia e un terzo partito come Liberi e Uguali; in caso contrario, si potrebbe dover tornare a votare. Più nel dettaglio, al momento sembra che la coalizione di centrodestra sia quella destinata a raccogliere il maggior numero di voti, raggiungendo poco meno del 40%. Il Movimento 5 Stelle, invece, rimasto stabile nei sondaggi degli ultimi mesi, si dovrebbe aggirare tra il 27 e il 30%, mentre la coalizione di centrosinistra, in caduta libera secondo i sondaggi (soprattutto il PD), dovrebbe attestarsi intorno sotto il 25%. (Credits foto: Pixabay)
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