Tema svolto sull'autunno: descrizione delle caratteristiche di questa stagione
Parla dell'autunno e delle sue caratteristiche. Un
tema scontato? Può darsi, ma siamo certi che i prof (che non sempre hanno molta fantasia), complici l'equinozio e i
cambiamenti del paesaggio che questa stagione porta con sé, potrebbero avere la "splendida" idea di farvi fare un
tema sull'autunno.
Non tutto il male vien per nuocere però, perchè noi di
ScuolaZoo siamo qui ad aiutarvi con una
traccia svolta e una scaletta perfetta da seguire se non vuoi proprio copiare ma solo lasciarti ispirare.
Fare un tema sull'autunno significa essenzialmente guardarsi intorno e capire le
caratteristiche del paesaggio e descriverlo, quindi può essere un compito anche più facile del previsto. Gli spunti per fare un
descrizione del paesaggio autunnale sono molti e anche la letteratura e grandi artisti del passato ci vengono in soccorso. Il
tema sull'autunno svolto che vi proponiamo, dall'
introduzione allo
svolgimento e alla
conclusione, quindi, non avrà più misteri per voi!
Volete qualche frase interessante da mandare agli amici per l'inizio dell'autunno?
Non sai perché l'autunno inizia il 23 settembre e non il 21? Ecco tutto quello che devi sapere:
Leggi anche la nostra
descrizione soggettiva sull'autunno:
Se volete
scrivere un tema da 10, ma non volete copiare proprio pari pari dal nostro tema svolto sull'autunno non vi preoccupate: abbiamo tanti consigli per voi che potrete seguire passo dopo passo e vedrete che
schema e scaletta non avranno più segreti per voi!
Tema Descrizione di un paesaggio autunnale: scaletta
- Introduzione: come prima cosa parliamo dell'autunno in generale. Anche in maniera un po' scientifica e analitica se volete, per dare un quadro generale di questa stagione.
- Svolgimento: qui potrete sbizzarrirvi. Fare un tema sull'autunno significa descrivere il paesaggio, parlare delle caratteristiche non solo visive, ma anche emotive che questa stagione porta ovviamente con sé. Lasciatevi quindi un po' ispirare dalla vostra stessa esperienza.
- Conclusione: tiriamo le fila di questo tema sull'autunno ricapitolando quali sono le cose belle e quelle meno belle di questa stagione. Fate una riflessione personale, in questo caso è perfetta.
Tema sull'autunno svolto: introduzione
Il famoso compositore
Antonio Vivaldi ha realizzato un'opera musicale intitolata
Le Quattro Stagioni che coincide con i primi quattro concerti solisti per violino dell'opera Il Cimento dell'Armonia e dell'Invenzione. Uno dei concerti è ovviamente dedicato all'
autunno e, ascoltando queste note mentre ammiriamo il paesaggio autunnale, si comprende tutto il fascino nascosto di questa
stagione che per molti è triste e malinconica. In realtà l'
autunno, più che il famigerato Capodanno, per molti è l'
inizio di un nuovo anno, di una nuova stagione di vita. Si ricomincia la scuola, si torna ai doveri quotidiani e si abbandonano le frivolezze estive. C'è chi con l'arrivo dell'autunno fa buoni propositi, come andare in palestra, mettersi a dieta o cambiare alcune abitudini di vita. L'autunno rappresenta per molti quindi un momento di rinascita.
Descrizione paesaggio autunnale: svolgimento
Se Antonio Vivaldi rappresentava l'autunno in musica con la descrizione del dio romano Bacco, con la vendemmia e con la caccia, la nostra concezione dell'autunno è un po' diversa, sebbene tutti questi elementi, ancora ai giorni nostri, siano parte integrante di questo momento dell'anno. La descrizione del paesaggio autunnale si compone di colori e rumori che non si vedono che in questi mesi. Le
foglie cominciano ad assumere il colore dell'oro o del bronzo regalando agli alberi una chioma affascinante che tende al rossastro e all'arancione da poter ammirare e in cui potersi perdere tra le sfumature. Il
foliage, così si chiama l'esperienza di ammirare i colori dell'autunno, è una sorta di camminata nei colori, come se un quadro prendesse vita e noi ci trovassimo proprio in mezzo alle pennellate. Anche il
mare in autunno cambia, sembra che i suoi colori si spengano leggermente e l'acqua assume un colore più tendente al grigio, ma allo stesso tempo rimane limpido e trasparente. Con i primi
temporali arrivano poi anche le mareggiate che increspano la superficie del mare, lo agitano e danno vita a onde di
schiuma bianca bellissime da vedere. Cambia anche il cielo, nelle mattinate di sole, l'azzurro della volta celeste è quasi più intenso e profondo di quello estivo. Quella sorta di bagliore un po' assonnato che si ritrova nelle albe di luglio, in autunno non c'è più. È come se anche il cielo sapesse di dover infondere a chi lo guarda energia e sicurezza per una nuova giornata a scuola o a lavoro. Eppure questa luce si spegne presto perchè le
giornate cominciano ad accorciarsi in autunno, lo sappiamo: intorno alle 17 comincia a calare il
sole. Ma questi tramonti autunnali hanno insiti dei colori sgargianti, come se il cielo prendesse fuoco o volesse fare a gara con le chiome arrossate degli alberi. In autunno poi c'è anche quella sensazione quasi confortante di riaprire l'
armadio con i vestiti più pesanti e ritrovare delle vecchie abitudini: il maglione, la coperta da mettersi addosso la sera quando si guarda la tv, quel vestito che pensavi di aver dimenticato e che invece ti stava proprio aspettando al suo posto. Ci si riscopre in quell'armadio e in quei vestiti a maniche lunghe di cotone e lana pesante, come se ritrovaste dei vecchi amici.
Tema parla dell'autunno: conclusione sui cambiamenti
Le caratteristiche del paesaggio in autunno sono quindi colori più tenui, ma non meno brillanti, l'aria pungente del mattino che sembra solleticarci il volto e una
rinnovata energia, in barba al "cambio di stagione che ti butta giù" di cui parlano sempre i nostri nonni. Eppure c'è anche una sorta di fragilità. Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie. Così scriveva
Ungaretti parlando di una sensazione di precarietà e, non è una riflessione così sbagliata da fare. La natura cambia e anche noi con tutti i nostri nuovi impegni che cominciano proprio a settembre e a ottobre, ma si sa: dove c'è un cambiamento o una novità, c'è sempre anche un po' di paura di sbagliare e di non fare bene.