Tema sulla Pasqua e il suo significato
Finalmente le tanto agognate
vacanze di Pasqua stanno per diventare realtà e ormai siamo davvero impazienti di goderci qualche qualche giorno di festa! Tuttavia, i compiti per la scuola non finiscono mai purtroppo: ti è stato assegnato un
tema sulla Pasqua, in particolar modo sul
significato della festa, sui simboli e su come si calcola? Non ti preoccupare: grazie alle nostre dritte, potrai scrivere il testo in fretta e tornare a pensare alle uova di cioccolato e ai programmi per Pasquetta! Ecco
un tema informativo svolto sulla Pasqua da cui trarre spunto!
Più che di tema hai bisogno di frasi per fare gli auguri di buona Pasqua? Ecco come fare un figurone:
Non hai ancora ben capito quando sono e quanto durano le vacanze di Pasqua 2018? Chiarisci ogni dubbio:
Vuoi fare il tuo tema tutto da solo? Allora leggi le nostre guide per scrivere una traccia perfetta:
Tema sulla Pasqua: la scaletta
Prima di iniziare a scrivere il tema, è sempre bene pensare a una scaletta per strutturare il testo in modo da stabilire quali argomenti inserire e in quale ordine, così da dare un filo logico e coerente al tuo tema sulla Pasqua. In questo caso, ti aiuteremo noi, in quanto divideremo il tema in paragrafi tematici, sui vari aspetti della Pasqua: significato, simboli e calendario, date e come si calcola. Tuttavia, ricordati che ogni tema è composto da un’
introduzione, uno svolgimento e una conclusione. Cosa scrivere?
- Introduzione: nelle prime righe dovrai illustrare brevemente l’argomento di cui scriverai, partendo in questo caso dal significato vero della Pasqua.
- Svolgimento: il corpo del testo è la parte in cui argomenti e descrivi la Pasqua, il suo significato letterale, i simboli di queste faste e come si fa a stabilire ogni anno le date delle festività pasquali.
- Conclusione: nelle righe finali, puoi scrivere una riflessione personale o un tuo punto di vista sulla Pasqua, magari facendo riferimento al significato che ha per te la Pasqua.
Bene, adesso non ci resta che iniziare con il nostro tema sulla Pasqua!
Il vero significato della Pasqua
La Pasqua, così come il Natale, ha perso in gran parte la sua connotazione religiosa in quanto, indipendentemente dal credo, è una festa calendarizzata (insieme a lunedì di Pasqua, Pasquetta): è un momento di riposo per tutti gli studenti e molti lavoratori, pensata per farsi una breve vacanza o gita fuoriporta approfittando del clima primaverile oppure riunirsi con la famiglia per un bel banchetto. Uova di Pasqua, colombe, coniglietti sono solo alcuni dei simboli della Pasqua: ma
qual è il vero significato della festività? La Pasqua, nei Paesi cristiani, ha un’origine religiosa, ed è il giorno in cui si celebra la
resurrezione di Gesù. Secondo il Vangelo, infatti, Gesù Cristo venne ucciso sulla croce il venerdì di Pasqua (chiamato Venerdì Santo) per poi risorgere la domenica. Pasquetta, invece, nella tradizione cattolica, è conosciuto con il nome de lunedì dell’Angelo, poiché si ricorda l’incontro dell’angelo con le donne giunte al sepolcro dove era stato sepolto Gesù.
Pasqua: significato letterale
Tuttavia, la Pasqua cristiana nasce in corrispondenza alla Pasqua ebraica. Il termine deriva dall’ebraico
Pesah, ossia “passaggio” o “passare oltre”. Gli ebrei, infatti, in questa giornata ricordano la fuga del popolo ebraico dalla schiavitù d’Egitto e il passaggio tra le acque del Mar Rosso sotto la guida di Mosé per poter raggiungere la libertà e incamminarsi verso la terra promessa. Nel capitolo 12 dell’Esodo, contenuto nell’Antico Testamento, Mosè ordina ad ogni famiglia ebrea, prima di abbandonare l’Egitto, di sacrificare un agnello (o una pecora/capra), di un anno di età, e di bagnare con il suo sangue gli stipiti e il frontone delle porte di casa. Le famiglie dovettero mangiare la cena in piedi, pronti per la partenza, a base di pane azzimo, erbe amare, erbe rosse, uova e agnello (tanto che anche oggi gli ebrei festeggiano così la Pasqua). Il popolo ebraico, infatti, scappò la notte stessa, dopo il passaggio dell’Angelo di Dio che uccise tutti i primogeniti egiziani, risparmiando i primogeniti ebrei le cui case era contrassegnate con il sangue dell’agnello immolato.
Simboli della pasqua
Alla Pasqua vengono associati molti simboli, che hanno per lo più sempre un’origine religiosa. Perché infatti mangiamo la colomba o le uova? Cos’è il cero pasquale? Tra i simboli più celebri, come abbiamo visto, c’è la
colomba, che si associa al racconto biblico del Diluvio Universale: Noè, nella sua arca, mandò delle colombe in esplorazione per capire se le acque si fossero abbassate e ci fosse la possibilità di tornare sulla terraferma. La colomba simboleggia la pace ritrovata tra cielo e terra e, quindi, anche la riconciliazione tra l’uomo e Dio avvenuta con la resurrezione di Gesù. Anche
l’ulivo è un segno di pace e inoltre ricorda il momento in cui Gesù venne accolto con calore al suo arrivo a Gerusalemme. Altro animale popolare a Pasqua è l
’agnello, la cui origine è stata spiegata in precedenza, facendo riferimento alla fuga degli ebrei dall’Egitto. Per i cristiani, inoltre l’agnello rappresenta Gesù stesso, in quanto animale innocente sacrificato per permettere agli uomini di liberarsi dal peccato. E i
coniglietti che tanto troviamo nelle decorazioni e nelle uova di cioccolato? Anche in questo caso è sempre un simbolo che rappresenta Cristo, risalente alle prime comunità cristiane, ma che con il tempo ha perso la sua rilevanza religiosa. Tra gli altri simboli troviamo il
cero pasquale, la cui accensione testimonia proprio la resurrezione di Gesù, l’
acqua battesimale come elemento purificante e le
campane, che simboleggiano l’avvenuta risurrezione di Cristo.
Infine, o come direbbero gli inglese,
last but not least, il simbolo per eccellenza della Pasqua è l
’uovo (e il pulcino), che rappresentano la nascita e quindi la forza della vita. In realtà l'uovo rappresenta molto bene la resurrezione: dietro il guscio duro come il sepolcro, si cela una vita pronta a nascere (o nel caso di Gesù rinascere). La tradizione dello scambio delle uova colorate affonda le radici nell’antichità, in quanto sia gli Egizi che i Persiani già attribuivano un valore spirituale e sacro all’uovo. Nella cultura cristiana, lo scambio delle uova decorate o colorate si diffuse nel Medioevo, come simbolo di rinascita primaverile della natura e poi come simbolo della resurrezione. La tradizione dell’uovo di cioccolato è invece molto più recente e ha un’origine prettamente consumistica.
Pasqua: calendario, come si calcola e date
Ogni anno, torna sempre la stessa domanda: “Ma quand’è Pasqua?” A differenza del Natale, infatti, che ricorre sempre il 25 dicembre, la Pasqua cambia data e mese, alternandosi tra marzo e aprile. L’unica certezza che abbiamo è che “cada” di domenica. La Pasqua 2017 è stata fissata
domenica 16 aprile, mentre lo scorso anno fu il 27 marzo e nel 2018 sarà domenica 1° aprile. La data varia in quanto è legata alla primavera, ossia si celebra la Pasqua dopo la
prima luna piena di primavera, ossia
tra il 22 e il 25 aprile inclusi. La Pasqua ebraica, infatti, viene fissata in questo arco di tempo seguendo il ciclo lunare, e la Pasqua cristiana, basata sulla festività ebraica (la Passione di Cristo avvenne durante la settimana pasquale ebraica), segue lo stesso principio. Il Concilio di Nicea del 325 stabilì che Pasqua dovesse cadere subito dopo il primo plenilunio di primavera e partendo da questo assunto, stabilì le altre date delle feste religiose legate alla Pasqua: il mercoledì delle Ceneri con cui ha inizio la Quaresima (40 giorni prima di Pasqua), la Pentecoste (50 giorni dopo Pasqua), nonché la domenica delle palme (la domenica precedente) e il Giovedì, Venerdì e Sabato Santo, oltre a Pasquetta. Per calcolare la data della Pasqua, bisogna cercare il primo giorno di luna piena dopo l’equinozio di primavera, che avviene il 21 marzo, e si fissa la Pasqua nella prima domenica che segue la prima luna piena.
Tema sulle vacanze di Pasqua: tutte le tracce
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(Foto credits: Pixabay)