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Saggio breve sulla comunicazione ieri e oggi: traccia svolta e documenti

6 marzo 2018

Saggio breve sulla comunicazione nuove tecnologie e sistemi tradizionali

Alla Maturità 2018, per la Prima Prova, potrebbe capitarvi di dover svolgere un saggio breve sulla comunicazione. Oppure i professori, per tenervi allenati potrebbero decidere di assegnarvi un saggio breve su questo particolare argomento. Insomma, se vi trovate di fronte ad una traccia di questo tipo bisogna essere preparati e sapere come svolgerlo al meglio. La comunicazione è un argomento abbastanza semplice da affrontare in un saggio breve, soprattutto se incentrate il discorso sull'evoluzione della comunicazione tra ieri e oggi, con l'avvento delle nuove tecnologie che vanno a sostituire i sistemi tradizionali. L'importante dunque è capire come si fa un saggio breve, qual è la sua struttura tipica e come si deve impostare tutto il testo. Noi di ScuolaZoo abbiamo già svolto per voi un saggio breve sulla comunicazione e voi non dovrete far altro che darci un'occhiata, guardare i documenti che vi abbiamo proposto come spunto e poi scrivere! Avete bisogno di un tema sulla comunicazione e le nuove tecnologie? Ecco qui la traccia svolta da noi: saggio-breve-comunicazione-oggi-svolto (2)

Saggio breve sulla comunicazione: documenti

Nel caso non ve lo ricordaste, il saggio breve si basa su alcuni documenti, come articoli di giornali, estratti di libri e saggi, citazioni, che devono poi essere usati nel vostro testo per argomentare e sostenere la vostra tesi. Vediamo allora insieme i documenti che abbiamo scelto per il nostro saggio breve sulla comunicazione. Documento 1
Il problema è capirsi. Oppure nessuno può capire nessuno: ogni merlo crede d’aver messo nel fischio un significato fondamentale per lui, ma che solo lui intende; l’altro gli ribatte qualcosa che non ha relazione con quello che lui ha detto; è un dialogo tra sordi, una conversazione senza né capo né coda. Ma i dialoghi umani sono forse qualcosa di diverso? Italo Calvino Documento 2 Ho fatto un sogno riguardante il Web... ed è un sogno diviso in due parti. Nella prima parte, il Web diventa un mezzo di gran lunga più potente per favorire la collaborazione tra i popoli. Ho sempre immaginato lo spazio dell'informazione come una cosa a cui tutti abbiano accesso immediato e intuitivo, non solo per navigare ma anche per creare. [...] Inoltre, il sogno della comunicazione diretta attraverso il sapere condiviso dev'essere possibile per gruppi di qualsiasi dimensione, gruppi che potranno interagire elettronicamente con la medesima facilità che facendolo di persona. Nella seconda parte del sogno, la collaborazione si allarga ai computer. Le macchine diventano capaci di analizzare tutti i dati sul Web, il contenuto, i link e le transazioni tra persone e computer. La "Rete Semantica" che dovrebbe renderlo possibile deve ancora nascere, ma quando l'avremo i meccanismi quotidiani di commercio, burocrazia e vita saranno gestiti da macchine che parleranno a macchine, lasciando che gli uomini pensino soltanto a fornire l'ispirazione e l'intuito. Finalmente, si materializzeranno quegli "agenti" intelligenti sognati per decenni. Questo Web comprensibile alle macchine si concretizzerà introducendo una serie di progressi tecnici e di adeguamenti sociali attualmente in fase di sviluppo. Tim Berners-Lee Documento 3 I social network fanno sì che tu resti a casa nella tua stanzetta a comunicare apparentemente con tutti gli altri, ma in realtà internet non è un qualcosa di esterno da te. Quando spegni internet spegni anche te stesso, o quantomeno una parte di te stesso. Magari una proiezione ideale di te stesso. Tutto questo comporta una forte dipendenza fisica, psicologica e la creazione di una realtà parallela. Esistono persone che stanno male se non scaricano tutti i giorni la posta. In America iniziano ad avere crisi di astinenza da BlackBerry. Questo perché il BlackBerry diventa una tua propaggine sensoriale. Sei tu, non è una cosa esterna. Quindi se non lo accendi, tu sei spento. Con internet la tua individualità si annulla in una individualità collettiva, e se non ci fai parte ti senti malato. Ed è molto più evidente, adesso, una relazione già emersa con l'avvento della tv: la tecnologia elettronica condiziona il modo con cui il pensiero esplora il reale. Daniele Luttazzi

Saggio Breve sulla Comunicazione svolto

Vediamo ora come possiamo inserire gli spunti dati da questi documenti nel vostro saggio breve sulla comunicazione. Si parte da un'introduzione in cui spiegate cosa si intende per comunicazione oggi, passando poi allo svolgimento dove analizzerete le evoluzioni delle comunicazione, con pregi e difetti. La conclusione poi del saggio breve sulla comunicazione dovrebbe essere un'analisi oggettiva di ciò che significa comunicare, nel più ampio senso possibile e di come si potrebbe migliorare. Non dimenticate che il saggio breve deve anche contenere il titolo, scelto da voi, e la consegna, cioè il destinatario (es. giornale scolastico, rivista di attualità etc) a cui idealmente vorreste inviare il vostro testo per la pubblicazione. In questo caso, ad esempio, abbiamo scelto:
  • Titolo: "La comunicazione nell'era digitale: pregi e difetti"
  • Consegna: giornalino della scuola

Introduzione Saggio Breve sulla comunicazione ieri e oggi

Al giorno d'oggi possiamo comunicare in ogni modo e con qualunque mezzo. Comunichiamo tramite internet, facciamo telefonate, mandiamo sms, messaggi vocali, video chiamate ecc, ma, come ha scritto Italo Calvino, il problema è capirsi e capire cosa significa comunicare veramente oggi. Un tempo si comunicava a voce e tramite gli scritti. Ogni parola era ponderata e scelta con cura perché aveva un significato ben preciso e non c'era il telefono con cui potersi chiarire rapidamente in caso di incomprensioni. Oggi, con l'avvento di internet tutto è diventato molto più veloce, comunicazione compresa.

Svolgimento Saggio Breve sulla comunicazione dei giovani

I giovani d'oggi comunicano tantissimo tramite il web e internet. I social network e le app di messaggistica istantanea ci permettono di mandare sms, messaggi vocali e persino di video-chiamare qualcuno che si trova dall'altra parte del mondo. Siamo nel futuro, in un futuro che però ha ancora molte possibilità di evoluzione. Come ha dichiarato l'informatico Tim Berners-Lee, infatti, si farà a breve uno step in più in cui i computer saranno macchine in grado di analizzare approfonditamente ciò che circola sul web, verificare e ampliare la nostra rete di conoscenza in modo ancora più sicuro di quanto non lo sia oggi. È innegabile infatti che, per quanto la comunicazione 2.0 sia rapida ed efficace, allo stesso tempo ha dei difetti insiti. Un esempio? Uno dei problemi principali è la mancanza di controllo delle informazioni che circolano sul web lasciando così margine d'azione anche a chi vuole usare la comunicazione su internet in modo sbagliato: dai cyberbulli ai pirati informatici. Oltre a questo problema legato al nuovo modo di comunicare su internet ne esiste un altro ancora più complesso e sociologico: Daniele Luttazzi, in un suo discorso, ha infatti affrontato il problema per cui i giovani tendono a sentire gli smartphone, e quindi la loro comunicazione immediata col mondo, non come un mezzo ausiliare o un'aggiunta, ma come parte integrante della loro esistenza. Si è creata una sorta di dipendenza per cui bisogna avere internet, bisogna comunicare con il resto del mondo, bisogna condividere. Un bisogno esistenziale senza il quale, in molti, non si sentono vivi.

Saggio Breve sulla comunicazione: conclusione

In conclusione la comunicazione è fondamentale. Lo è sempre stata, in ogni epoca. Tuttavia, se nel passato, come abbiamo detto, le parole erano ponderate e anche il linguaggio verbale era molto importante usando stili e registri diversi a seconda dei contesti, oggi è un tutto un gran polverone. Si scrive una lettera a un professore con qualche accortezza linguistica in più, ma non esitiamo a dargli del "tu". Allo stesso tempo comunichiamo verbalmente con persone più grandi di noi in modo spesso troppo diretto. Nanni Moretti nel suo film Palombella Rossa diceva: "Le parole sono importanti". Ed è vero, oggi più che allora, perché con l'avvento di internet e questo flusso di comunicazione liquida, per citare il sociologo Bauman recentemente scomparso, gettiamo nell'etere migliaia di informazioni come ci vengono, senza troppe riflessioni alle spalle e, come noi, purtroppo anche molti giornalisti fanno la stessa cosa. Così si genera il fenomeno delle fake news, le notizie false. Sarebbe bello quindi che la comunicazione di oggi, pur mantenendo intatte le sue caratteristiche di immediatezza e ampia fruizione, fosse più controllata. Solo così potremo veramente sfruttare in toto tutte le potenzialità di una buona comunicazione tra esseri umani e crescere ancora di più. (Fonte Immagini: Pixabay)
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