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Riassunto Capitolo 23 de I Promessi Sposi svolto

1 dicembre 2017

Riassunto capitolo per capitolo de I Promessi Sposi: il capitolo 23

Alessandro Manzoni, in questo capitolo de I Promessi Sposi, non risparmia momenti molto lacrimevoli ed emozionanti ai suoi lettori, anche perché quello che avviene è l'incontro decisivo tra i due poli morali - il positivo e il negativo - del romanzo, con la decisa vittoria del primo. Tra due titani come l'Innominato e Borromeo spunta però il comicissimo Don Abbondio, finalmente un elemento comico che riequilibra il tono del racconto. Se volete saperne di più non perdetevi il riassunto del capitolo 23 de I promessi sposi. Stavate cercando il riassunto del primo capitolo dei Promessi Sposi? Lo trovate qui: Non sapete come scrivere un tema sull' Innominato o su altri personaggi? Ecco le dritte per svolgere un testo argomentativo sui Promessi Sposi: Leggete anche: capitolo 23-promessi-sposi

Ventitreesimo Capitolo de I Promessi Sposi: il riassunto della conversione dell'Innominato

Arriviamo dunque all'incontro tra l'Innominato e Federigo Borromeo. Il cardinale, come capita spesso nei suoi momenti liberi, sta studiando, quando viene annunciato l'arrivo del malfattore. Borromeo si dice entusiasta della cosa, e chiede di farlo entrare subito nonostante le preoccupazioni del cappellano messaggero. L'Innominato viene dunque fatto entrare una volta lasciate le armi sulla soglia. L'uomo è preda di due sentimenti contrastanti: da una parte desidera essere sollevato dai suoi tormenti, e dall'altra sente una certa vergogna
per il suo trovarsi costretto alla supplica, nonostante la venerazione che prova per il cardinale, il cui portamento è nobile ma amabile allo stesso tempo.

Riassunto capitolo ventitre Promessi Sposi: l'Innominato incontra Federigo Borromeo

Il cardinale saluta con calore l'Innominato, e afferma di essere dispiaciuto di non aver preso l'iniziativa già molto tempo fa, per cui ha già pregato a lungo, e lo prega di dargli la “buona novella” che sicuramente è arrivato a recare. Il bandito risponde che si sente rodere il cuore dai suoi peccati, ma che non sa dove trovare Dio, per quanto lo cerchi con desiderio. Il cardinale ribatte che il Signore intende fare del criminale un esempio della sua gloria, proprio per la sua storia di delitti e ingiustizie, e che da oggi lo attendono imprese ancora maggiori, ma nel segno del bene. A questo punto l'Innominato scoppia a piangere, commosso dalle parole del sant'uomo: Borromeo ringrazia il Cielo, stringendo la mano del suo interlocutore. I due si abbracciano, e finalmente l'Innominato, dopo averlo ringraziato per la grazia ricevuta, afferma di provare sollievo e gioia. C'è però un'ultima impresa malvagia da interrompere, ovvero quella del rapimento di Lucia, che racconta nei minimi dettagli a Borromeo. Questi interpreta il tutto come l'occasione per la sua prima buna azione: bisognerà dunque andare a chiamare il parroco del paese da cui proviene la ragazza, che per l'occasione ha partecipato alla festa per la sua venuta in paese.

Riassunto capitolo ventitreesimo Promessi Sposi: il ritorno in scena di Don Abbondio

Rientra così in scena Don Abbondio, il quale si stupisce per la chiamata inaspettata, e ne è addirittura indispettito. Nel frattempo viene inviata una donna affinché vada a prendere Lucia al castello. Al cospetto di Borromeo, Don Abbondio maschera il suo disappunto ed è costretto a mandare a chiamare Agnese al paese per farla giungere lì, dato che al prete è affidata la consolazione di Lucia. Don Abbondio teme soprattutto il viaggio con l'Innominato di cui ha una gran paura, non credendo fino in fondo alla sua conversione. I due devono recarsi al castello, il primo con un certo tumulto nel cuore, l'altro con l'ansia di chi ha preso una strada poco nota. Durante il tragitto Manzoni ci mette a parte dei pensieri di Don Abbondio, ritornato a essere l'elemento comico del romanzo: nel flusso di coscienza del prete c'è spazio per rimproveri a Perpetua, che l'ha mandato al raduno dei parroci, con Don Rodrigo, l'Innominato e persino lo stesso Federigo Borromeo. Insomma, si lamenta sia dei santi che dei malfattori, che lo coinvolgono in un modo o nell'altro nelle loro imprese e anche Lucia, per quanto degna di pena, finisce per essere accusata di essere all'origine di tutti i suoi guai.

Riassunto Promessi Sposi capitolo ventitreesimo: la conversione dell'Innominato

L'Innominato invece è travolto da pensieri opposti, dato che sta ponderando come fare del bene, come troncare le imprese malvagie già cominciate, cosa fare dei suoi sgherri e come riparare i delitti compiuti, ma sopratutto è impaziente di liberare Lucia. Finalmente, una volta arrivati prima alla Malanotte e poi al castello, sul suo volto compare un sorriso quando può inviare la donna da Lucia per consolarla, al contempo rassicurando Don Abbondio accennando all'opera di misericordia che stanno per eseguire.

Capitolo 23 Promessi Sposi: approfondimento

I due protagonisti del capitolo sono personalità molto contrastanti. Borromeo è infatti l'esempio dell'uomo che è stato destinato alla Grazia, mentre l'Innominato, suo malgrado, è arrivato allo stesso traguardo al termine di un percorso doloroso e difficile. Al termine della conversione c'è un pianto liberatorio molto significativo: l'angoscia del criminale diventa infatti energia propositiva, che servirà all'uomo per trasformare se stesso e iniziare a operare per il bene.

Riassunto I Promessi Sposi capitolo per capitolo

Noi di ScuolaZoo stiamo scrivendo tutti i riassunti de I Promessi Sposi. Se vi interessa leggere il capitolo precedente e successivo al ventitreesimo, ecco i link da seguire:
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