Tema sulla disoccupazione in Italia oggi
La
disoccupazione giovanile è un
tema molto caldo e che, soprattutto, ci tocca da vicino. Ogni anno sono tantissimi i
giovani costretti a lasciare l'Italia per trovare un impiego, nonostante numerose forze politiche dichiarino che in realtà, nel nostro Paese, il lavoro c'è. Visto che l'argomento è così d'attualità non è poi così improbabile che a scuola i
professori decidano di affidarvi un
tema sulla disoccupazione giovanile in Italia oggi. Se non avete idea di come cominciare e cosa scrivere non preoccupatevi, noi di
ScuolaZoo vi daremo tutti gli strumenti necessari:
scaletta, introduzione svolgimento e conclusione per il vostro saggio sulla disoccupazione.
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Se volete sapere come si scrive un tema in generale e capire come strutturarlo in ogni sua forma leggete anche:
Scaletta tema sulla disoccupazione giovanile
Vediamo, come prima cosa, la scaletta per il vostro tema sulla disoccupazione giovanile in Italia:
- Introduzione: qui iniziamo a parlare dell'argomento della disoccupazione e di come i giovani diplomati e laureati spesso debbano emigrare all'estero per trovare lavoro.
- Svolgimento: entriamo nel vivo del tema sulla disoccupazione giovanile, parliamo del perché esiste questo fenomeno, della politica (senza entrare troppo nel dettaglio), della questione pensionistica e delle poche tutele.
- Conclusione: qui, dopo aver affrontato le cause guardiamo alle possibili soluzioni che si possono trovare per ridurre questo problema.
Tema sulla disoccupazione svolto: introduzione
La disoccupazione giovanile in Italia è un problema molto grave che, purtroppo, si protrae da anni. Da che abbiamo memoria, infatti, periodicamente sentiamo di indagini e approfondimenti inerenti la cosiddetta "fuga dei cervelli", ossia giovani studenti che appena preso il diploma o la laurea devono emigrare in un altro paese per veder riconosciuto il loro percorso di studi con un'occupazione inerente a ciò che hanno studiato.
Il problema della disoccupazione giovanile: svolgimento
Il problema della disoccupazione giovanile è legato a svariate tematiche. La prima è che, nonostante la politica più volte abbia sostenuto che i posti di lavoro ci sono, i giovani si trovano spesso a dover collaborare con contratti a tempo determinato con uno stipendio minimo, oppure, ancora più spesso, si vedono costretti ad accettare lunghissimi stage non pagati. Anche il progetto dell'alternanza scuola-lavoro, atto proprio ad aiutare i ragazzi a inserirsi nel mondo imprenditoriale, non sta ottenendo il successo sperato. Sono attualissime le polemiche e le manifestazioni di ragazzi costretti a scendere in piazza per dire a gran voce che l'alternanza scuola-lavoro spesso non era svolta nel modo corretto e, invece di approfondire e imparare un mestiere, si trovavano relegati a fare i famosi "caffè e fotocopie". Altro problema strettamente correlato a questa crescente disoccupazione giovanile è legato al fatto che molti lavoratori faticano ad andare in pensione: sia perché non vogliono sia perché l'azienda continua a tenerli, questo crea un notevole blocco nelle assunzioni dei giovani. Questa difficoltà a entrare nel mondo del lavoro per i giovani è un dramma non solo personale, ma ha ripercussioni su tutta la vita sia sociale che economica italiana: l'idea di fare una famiglia per i ragazzi si allontana sempre di più, come quella di comprare una casa o anche solo di andare in affitto. Atti semplici e banali per i nostri genitori, ora sono imprese degne di una scalata sull'Everest. Tutte queste cause, vanno poi aggiunte al problema salariale, ossia dello stipendio. Con il fatto che si è giovani, spesso capita che le aziende se ne approfittino e concedano ai ragazzi stipendi ridotti al minimo sindacale che bastano a malapena per pagare le bollette.
Conclusione tema disoccupazione giovanile: cause e soluzioni
Le cause della disoccupazione giovanile in Italia oggi sono quindi molteplici mentre le soluzioni tendono a scarseggiare. Servirebbe sicuramente una legislatura più precisa e meglio definita a riguardo, ma purtroppo i termini della burocrazia sono sempre lenti e difficili da modificare. Sicuramente una prima cosa da fare potrebbe essere quella di migliorare veramente l'alternanza scuola lavoro e renderla efficace, oltre a migliorare la gestione dei contratti da parte delle aziende i cui incentivi per assumere nuovo personale sono sempre troppo bassi.
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